COVID: ENDRIZZI (M5S), ZAIA DIA SPIEGAZIONI SU DISASTRO VENETO SECONDA ONDATA

comunicato stampa

Roma, 29 apr – “Il focus della recente puntata di Report sullo scandalo della sanità veneta ha messo in difficoltà il Presidente Luca Zaia, da sempre poco avvezzo alle critiche. Ci saremmo aspettati dal Presidente una risposta efficace alle molte precise e circostanziate denunce pubbliche poste in evidenza nella trasmissione: una giustificazione per i dati che sarebbero stati comunicati sbagliati, per le relazioni che sarebbero state insabbiate, per le minacce che sarebbero arrivate a medici e/o dirigenti. Invece arriva una denuncia al Prof. Crisanti, per aver denunciato prima di tutti le misure inadeguate adottate per contrastare il diffondersi della pandemia in Veneto, in particolare da ottobre a febbraio”. Così, in una nota, il senatore veneto del MoVimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi.

Zaia piuttosto, ha proseguito, “dovrebbe spiegare perché il suo DG Flor avesse negato l’esistenza dello Studio sull’efficacia dei tamponi rapidi, studio criticato dalle dott.sse Antonia Ricci e Francesca Russo
durante le consueta conferenza stampa: dunque se viene criticato, allora esiste! Sarebbe piaciuto che il Presidente rispondesse sul perché i dati resi pubblici sugli asintomatici, differiscono sostanzialmente
dalle medie nazionali. Perché si parla di schede precompilate con dati fasulli….

Il dato oggettivo è che il Veneto – durante la seconda ondata – ha pagato uno dei tributi peggiori d’Italia. L’eccesso di mortalità che abbiamo avuto è a dir poco impressionante. Avremmo voluto avere una risposta su questo. Invece arriva una denuncia per “danno d’immagine” al Professore che con le sue straordinarie intuizioni ha salvato il Veneto durante la prima ondata, e a cui diamo la nostra piena solidarietà.

A pensar male, verrebbe da pensare che in fondo i medici e dirigenti che hanno fatto trapelare il clima di minacce, rappresaglie e ritorsioni con cui devono convivere, non avessero tutti i torti”.