AvVinti E VINCITORI Storia di Nik è un romanzo che esplora il nascere delle “possibilità”, i momenti cruciali della vita in cui, nel presente, prende forma il futuro

Illustratrice: Lara Endrizzi

SINOSSI

Patella, un vecchio pescatore di spugne capitato al mio paese per trascorrere la vecchiaia, diventa un nonno ideale per tutti i ragazzi del luogo. Lo conoscono tutti, ma di lui si sa davvero poco: vive solo, in una casetta lungo il fiume, senza famiglia.
Da lui apprendo la storia di Nik; volle raccontarla solo a me, affidandomi un compito che inizialmente non comprendo, ma
scoprirò lungo il racconto.

Nik è un bambino innamorato della vita, con gli occhi sorridenti e trasparenti come l’acqua; nato da una famiglia modesta, possiede un’intelligenza vivida, brillante, acuta; ma è anche un bambino solo, che costruisce, come può, un suo modo per “guadare” i dolori senza annegarvi.

Diventerà un ragazzo dal fisico atletico, prorompente e bello: potremmo pensarlo come un predestinato a grandi cose. È invece un ragazzo normale, con le sue fragilità e i suoi pregi, ad affrontare il mare della vita e le tempeste dell’adolescenza.
Capace di impegnarsi strenuamente quando si sente apprezzato, si getta a capofitto nel calcio, che gli “salva la vita”, aiutandolo ad inserirsi tra i coetanei.
A scuola è un genio ribellle (farà sensazione la sua sfida con il cinico professore di matematica); si cimenta in diverse passioni, dallo sport alla musica, ma di fronte alle crisi, in alcuni momenti chiave, rinuncia.
Accade allora qualcosa che a noi sembra tanto paradossale e ingiusto, quanto a lui appare ineluttabile: nei crocevia della crescita, la sua vita imbocca sempre la strada perdente, che lo porta appunto a “perdersi”, smarrirsi. Il suo sorriso diventa più raro e spento. Perde Giulia il suo grande, primo amore. Lascia andare i suoi interessi, e infine rinuncerà anche all’università.

Preso nella morsa di due genitori che lo amano e lo soffocano in diverso modo, “evade”; cerca un lavoro purchessia e si rifugia in gratificazioni effimere, costruendosi una immagine esteriore da “vincente”, ma non riuscendo a coltivare relazioni affettive importanti.

Fino al momento in cui incontra una slot machine; gli “accadde allora la peggior cosa che può capitare a un essere umano la prima volta che si avvicina a un gioco d’azzardo… Vinse.” E la sua vita crolla. Com’è possibile un simile paradosso? Aveva tutte “le migliori carte da giocare”…

Da chi e da cosa dipende che i nostri talenti vadano sprecati o producano il loro frutto? Come è possibile vincere sul destino? Questa è la storia di come spesso, lungo il sentiero, Qualcuno -o qualcosa dentro di noi- ci aiuta a scegliere la via vincente, cioè la “nostra” strada; oppure ci trascina alla deriva, verso quella sbagliata, lontano da noi stessi. E’ una storia sulla responsabilità dei padri verso i figli e dei giovani verso se stessi; una storia sulla materia di cui sono fatte le vittorie,
quelle vere; e sull’illusione che rigonfia le vincite, quelle false. E’ la storia di come le storie possono cambiare; di come ci sia sempre un finale da riscrivere.

L’incontro con la Slot Machine spezza in due il racconto, come del resto spezza in due la vita del protagonista. Da quel momento iniziano più storie parallele: sei finali diversi, che sarebbero stati possibili (lo sono sempre!) se, nei momenti cruciali della prima parte della sua vita, qualcuno o qualcosa, gli avesse aperto una “possibilità”.
Tra questi finali si riconosce la storia vera del protagonista, che cade nella trappola dell’azzardo, si rialza, cade nuovamente e finalmente…

IOD Edizioni – Pagine 216 – Euro 14,00
Prefazione di Nicola Morra
Postfazione di Alberto D’Urso
ISBN 9791280118202