Dopo Eraclea anche a Caorle, in provincia di Venezia, l’elezione del sindaco nel 2016 sarebbe stata “pilotata” dal clan casalese guidato da Luciano Donadio.
Donadio sarebbe stato dunque sponsor del sindaco Luciano Striuli. Secondo i pm Roberto Terzo e Federica Baccaglini, il clan, “su richiesta di Casella”, avrebbe indotto numerosi stranieri comunitari residenti a Carlo ad iscriversi alle liste elettorali e sostenere Striuli e il candidato consigliere Giuseppe Boatto poi divenuto assessore.
Ad oggi va detto che né Striuli né Boatto risultano tra gli indagati, la procura potrebbe ritenere che non fossero consapevoli dei voti.
Questo episodio tuttavia rimarca la penetrazione e l’espansione delle mafie al Nord, si parla di “Metodo Eraclea” esportato a Caorle e sottolinea la permeabilità del Veneto non solo nel suo tessuto economico ma anche amministrativo.