CORONAVIRUS: ENDRIZZI (M5S), IL MODELLO VENETO VIRTUOSO GRAZIE A CRISANTI

 “Ho sentito dire che il modello Veneto nella gestione del Covid-19 è stato virtuoso grazie al governo della Regione. Ma non è proprio così. Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, quando la Cina era al culmine di casi Covid-19, Crisanti e l’azienda ospedaliera di Padova predisposero un programma per eseguire i tamponi per chi rientrava dalla Cina. Ebbene intervenne Mantoan, dg della sanità veneta, dicendo che non si poteva fare.

Ne avremmo invece invece avuto grande bisogno visto ciò che poi è successo a Vo Euganeo.
Un programma preziosissimo bloccato per 10 forse 20 mila euro. Una Regione che chiede autonomia su tutto si è nascosta dietro a una circolare.
Quindi mi sembra assurdo che oggi possa rivendicare lungimiranza chi questa lungimiranza l’ha contestata.

(Ma non solo. Perché poco dopo Zaia sceglie un cambio di rotta, esegue tamponi a tappeto a Vo Euganeo arrivando fino al punto di proporre tamponi a tappeto a tutti i veneti. Su questo Mantoan non intervenne. Forse era distratto dai suoi numerosi incarichi.

Perché 5 milioni di tamponi avrebbero richiesto un anno per una prima passata, con un dato nemmeno utile al livello statistico, perché nel frattempo i primi dati sarebbero risultati obsoleti….)

Sul rifiuto dei primi tamponi il nostro consigliere regionale Berti contesto‘ la presa di posizione di Mantoan ed è stato querelato.

È necessario allora ristabilire la verità delle cose. Non è una bella dimostrazione camuffare la realtà per scopi elettorali.
Per non parlare di un dirigente dell’azienda ospedaliera di Padova che ha avuto un procedimento disciplinare per aver detto che le mascherine di Zaia erano inutili. Ma quelle mascherine non le avete indossate nemmeno voi qui in aula.

Allora riconosciamo che la Regione Veneto ha retto meglio di altre, ma non può prendersi meriti altrui”.
Così, intervenendo nell’aula del Senato, il senatore veneto Giovanni Endrizzi, vicepresidente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama.

Come ho avuto modo di chiarire poco dopo in Aula, spiace che i colleghi leghisti si siano risentiti per la frase che ho usato parlando del cambio di rotta di Zaia. La mia iperbole intendeva chiarire che 5 milioni di tamponi sono un obiettivo fuori dalla realtà, ho parlato genericamente di “sostanze” (anche l’ossigeno può dare euforia) non intendevo ovviamente riferirmi a droghe.