Schiavonia, basta tagli alla sanità

Schiavonia

Il territorio della Bassa Padovana si è trovato penalizzato una situazione emergenziale, solo in parte imprevedibile.

Fin dall’adozione dei piani pandemici regionali -percorso iniziato nel 2005!- situazioni di questa portata dovevano quantomeno essere pianificate negli scenari possibili. Compresa l’organizzazione della rete di assistenza. Materia su cui le Regioni già hanno autonomia.

Al netto della situazione concreta che si è venuta a creare, resta un fatto che da due mesi un bacino di utenti di 180.000 persone, si è ritrovato improvvisamente a non avere più tempestivo riferimento per le urgenze e a doversi spostare anche a 60 km di distanza con tempi di percorrenza dilatati.

Se in fase emergenziale era forse tollerabile, con l’allentamento del blocco entreremo in una lunga fase di convivenza con il virus. Per quanto tempo questa discriminazione resterà? Sappiamo come il provvisorio diventa poi permanente.

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