Se nel 1944 una Greta Thunberg avesse marciato per la pace nel mondo, avreste incolpato lei dell’immonda strage di Hiroshima e Nagasaki perpetrata dagli Americano “per anticipare la resa di Hito Ito”.
Abbiate pudore e vergogna per le vostre critiche.
Lei pone un problema.
Spetta a “quelli bravi”, quelli adulti, quelli sani impedire che l’urgenza della crisi climatica venga usata a pretesto per soluzioni speculative a vantaggio dei pochi e non del bene comune.
Ma poiché l’urgenza l’hanno determinata proprio loro, con le proprie parole (che si leggono tutt’ora) e coi silenzi, con le loro azioni e le omissioni, allora le parole di Greta urtano i Capitani Ignavi che non sanno da che parte iniziare per “salire a bordo, cazzo!”
Quelli che criticano Greta e i giovani che ne hanno seguito l’esempio sono gli stessi che hanno lasciato l’eolico nelle mani della mafia e nelle “manine” di certa politica.
Sarà mica colpa del vento adesso?!
Non sarà chiedendo il voto a sedici anni che si avrà il consenso di questi ragazzi.
Ma mettendo qualcosa di serio nella legge di bilancio.
Le chiacchiere stanno a zero.